Nicolas Poussin

Nicolas Poussin (1594 - 1665) nacque a Les Andelys, in Normandia, da genitori che vivevano amministrando un piccolo podere. Il padre era stato un soldato ma a causa di difficoltà economiche insorte era stato costretto ad abbandonare le armi. Frequentò la scuola del villaggio dove ricevette una buona educazione ma, come ebbe lui stesso a scrivere più tardi, senza manifestare alcuna attitudine artistica fino all'età di diciotto anni.

Nicolas PoussinNel 1622 giunse al paese il pittore Quentin VARIN, per preparare alcuni dipinti per il duomo di Les Grandes Andelys, e fu in quell'occasione che nel giovane Nicolas cominciò a germogliare la passione per l'arte. Consapevole di aver bisogno di un maestro che gli insegnasse i rudimenti necessari per seguire la sua vocazione, lasciò il paese, sembra contro il parere dei genitori, per recarsi prima a Rouen e poi a Parigi. Tuttavia la povertà e la totale inesperienza rendevano la sua ricerca molto difficile. Per poter rimanere in città e fare un po' di pratica Nicolas lavorò per qualche tempo nello studio di molti pittori poco noti, eseguendo ritratti e piccoli lavori analoghi, finché un giovane nobile del Poitou, non meglio identificato, gli propose di stabilirsi nel suo castello e dipingere per lui. Dissapori con la madre del gentiluomo, che lo trattava come un servitore, lo costrinse, al colmo dell'umiliazione, ad abbandonare il castello.

Il giovane pittore, comunque, non si lasciò scoraggiare dalla sua impresa e, senza demordere, tentò di nuovo di raggiungere Parigi scoprendo, però, che il viaggio a piedi e senza soldi era troppo disagevole e la situazione più dura di quanto avesse mai provato. Si ammalò e, quindi, fu costretto a tornare al paese natio per curarsi e, solo dopo un anno, poté partire di nuovo per Parigi ma questa volta anche con l'aiuto economico e l'approvazione dei genitori. Durante questo periodo il giovane pittore venne introdotto alla corte di Maria dei MEDICI, regina madre del re Luigi XIII, dove conobbe le opere di RAFFAELLO e di altri artisti del Rinascimento italiano.
Animato dall'entusiasmo delle belle opere viste si accese in lui il desiderio di recarsi a Roma, la capitale delle arti e delle lettere, polo d'attrazione per tutti coloro che avevano aspirazioni e talento artistico, ma gli ci vollero ben tre tentativi prima di riuscirvi; il primo finì a Firenze in un disastro, il secondo con un ritorno a Parigi per debiti e, nel 1624, al seguito del cavalier Giovanni Battista MARINO, poeta di corte di Maria dei Medici, giunse finalmente a Roma.

Purtroppo la salute cagionevole del suo mentore, aveva costretto il poeta a proseguire per Napoli, sua città natale, e Nicolas arrivò a Roma solo ed ignorato. Poco tempo dopo il cavalier Marino moriva, mentre il cardinal Maffeo BARBERINI, amico del poeta dovette partire per la Francia e Poussin, senza più alcuna protezione, dovette sopportare dure privazioni dal 1624 al 1630. Solo una famiglia francese a Roma, i DUGHET, suoi cordiali vicini lo aiutarono e, addirittura, Nicolas ne sposò la figlia.

Sull'onda del successo avuto a Roma, Poussin aveva ricevuto pressioni perché ritornasse in Francia per entrare a far parte dell'Accademia Reale di pittura e scultura, che stava per essere istituita dal cardinal RICHELIEU ed anche se il pittore non era interessato a questa offerta, tuttavia, alla fine, dovette cedere alle richieste congiunte del Cardinale e di Luigi XIII e nell'ottobre del 1640 tornò a Parigi dove fu ossequiato e ricevuto con grandi onori divenendo il Primo pittore di Corte ed il Direttore della Grande Galleria del Louvre, della quale aveva anche affrescato il maestoso soffitto. Gli furono commissionati dei lavori che, però, non gli piacevano e non voleva fare e, quindi, sentendo molto la mancanza dell'ambiente artistico a lui congeniale e del seguito di artisti e patroni di cui si era circondato a Roma, alla fine del 1642, se ne tornò in Italia.


Bibliografia e Collegamenti

Peter BLAKE, Paul S. BLEZARD, "Il Codice Arcadia", Marco Tropea Editore srl, Milano, 2001